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La Polpetteria
LA NOSTRA STORIA

La Polpetteria nasce dal desiderio di tornare alle origini. Cucinare il piatto più antico e versatile, dal grande potere rievocativo che lega ricette e case di tutto il mondo: la Polpetta.

Importante per noi è riavvicinare le persone alla cultura del mangiar bene e superare la barriera del “che cosa c’è dentro…” impastando con creatività e passione i migliori ingredienti. La Polpetteria è un progetto “itinerante” che porta “su strada” esperienze gastronomiche e culturali in un’ottica gourmet.

Crediamo nel cibo come condivisione. Noi siamo partiti dalla cucina di Nonna Tonia passando per diversi ristoranti stellati...

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La nostra prima polpetta: Eataly Roma 30 settembre 2014.

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ROBERTA LAMBERTI

Classe ‘88. Diplomata all’ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Gualtiero Marchesi.

Dopo alcuni anni di esperienze dietro ai fornelli di maison stellate (Pappacarbone a Cava De’ Tirreni, Ristorante Sissi a Merano, Alice Ristorante a Milano) sceglie di ridar voce ad un prodotto storico della cucina italiana e internazionale:

LA POLPETTA, unendo know how e vena imprenditoriale, tradizione e innovazione.

“La Polpetteria” è per lei un nuovo concept di street food smart.

 

Parole d’ordine:

coraggio, passione e fame perenne.

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La sua polpetta preferita:

Quella di nonna Tonia.

NONNA TONIA

Classe ’39. Sposa il nonno a 18 anni e da quel giorno non ha mai smesso di cucinare. Confessa: “prima di allora non sapevo fare nemmeno un uovo fritto”. Instancabile cuoca dimostra abilità nel sopportare le continue critiche gastronomiche del marito che le permettono di conquistare i palati di qualsiasi avventore.

Segue la polpetteria dalla progettazione alla consulenza, dagli eventi alla comunicazione soprattutto con le vicine di casa, Lei è il vero cor’- business...ci mette il cuore.

 

Parola d’ordine:

hai mangiato a nonna?

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La sua polpetta preferita:

La Tradizionale, polpetta al sugo. 

“IL RIPOSO DELLA POLPETTA”

di Massimo Montanari

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"Ho pensato che il riposo delle polpette assomiglia molto a quello che succede nella nostra mente quando elaboriamo le idee. Le idee sono il risultato di esperienze, di incontri, riflessioni, suggestioni: tanti “ingredienti” che si mettono insieme e poi producono pensieri nuovi. Ma prima che ciò accada è utile far riposare quegli ingredienti, dargli il tempo di depositarsi, amalgamarsi, rassodarsi. Il riposo delle polpette è come il riposo dei pensieri: dopo un po’ vengono meglio. La cucina non è solo il luogo in cui si progettano sopravvivenza e piacere.

La cucina è anche un luogo ideale per allenare la mente Osservare i processi di cottura, le trasformazioni della materia sotto il calore del fuoco, le imperative regole degli accostamenti (alcune cose stanno bene insieme, altre no), l’ordine e la sequenza dei gesti può aiutare a riflettere sulle regole che governano l’esistenza quotidiana, su quello che accade ogni giorno intorno a noi, sul nostro rapporto con il mondo, con gli altri, con noi stessi.”

 

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